1ªserata:
Non ha molto senso scrivere di un concerto di cui ho sentito pochissimo e quindi lo faccio lo stesso (tanto chi mi legge?)
Degli Acid Brains ho sentito un solo brano che mi porta a lanciarmi nell'inappellabile giudizio di "onesti lavoratori del centrocampo". Dei Majakovich, trovandomi a circa un km di distanza, ho sentito più che altro le vibrazioni e non mi sembravano male; una volta giunto sul posto mi sono goduto l'ultima cosa che hanno suonato e mi sa che mi sono perso qualcosa di buono: capita.
Finalmente Maria Antonietta: apparentemente catatonica al limite della stupefazione poi nella realtà ha delle belle esplosioni elettriche che sarei rimasto ad ascoltare anche più a lungo se l'aria umida della serata sul fiume non mi avesse pugnalato il collo.
2ª serata:
La finale di Champions league ha la precedenza e quindi mi perdo i Sacri Cuori (già sentiti) e arrivo giusto giusto per i Caven; tornano dopo un po' di anni (14?): il pubblico li accoglie con calore (meritato);il repertorio è sempre quello (punkfolkbrunoalpino), anche le stecche del cantante; il sound è decisamente migliorato. (Toby naturalmente impeccabile e Giacomo Bottà determinante al mandolino). Sul finale due dei Vad Vuc ( trombone e tuba ) contribuiscono simpaticamente alla festa.
Vado a casa a riascoltarmi Shane.
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